In questi giorni non è possibile non inserire la zucca nei piatti di tutti i giorni.
Ho provato a realizzare in tempo alcune decorazioni per Halloween, ma proprio non ce la faccio. Ci sono streghette, fantasmini e zucche graziosissimi, ma la mia mente si rifiuta di immaginare Halloween come una festa, come l'anno scorso, le decorazioni restano incomplete. Mi rifarò a Natale.
Oggi ho cucinato la zucca, seguendo una ricetta gustosa e facilissima di Cucina naturale.
Ho preparato delle sfoglie mescolando 100 grammi di farina bianca con 50 grammi di farina di segale, acqua e sale (tralasciando la grappa prevista dalla ricetta) e un paio di capsule di cardamomo. Su questi dischi di pasta cotti in forno caldo per circa 10 minuti ho adagiato della zucca cotta al vapore con rosmarino e condita con sale e pepe.
Il contorno ha preso il sopravvento sulla portata principale, trota salmonata aromatizzata alla salvia.
Pensavo fosse una cosa complicata preparare sfoglie, zucca, trota, in realtà il tempo impiegato è circa quello che serve per una pastasciutta da tutti i giorni. Splendida scoperta!
lunedì 31 ottobre 2011
lunedì 24 ottobre 2011
Settimane intense, piene di impegni, di preoccupazioni.
Nei giorni scorsi pensavo a tutte le volte in cui ho preso i ferri in mano per tenere a bada un'orda di pensieri ingarbugliati.
Sembra quasi una magia che in un blog che mi piace molto, The quiet home, sia apparso il link a un sito che elenca i benefici del lavoro a maglia per la salute.
E poi leggendo il blog di Emma ho trovato un meraviglioso post, che riporta alla memoria un viaggio indimenticabile (e una signora che lavorava a maglia nella deliziosa merceria di un paesino bretone) e parla della ricerca di risposte nell'intreccio del filo che si forma a poco a poco.
Tutto questo mentre io cerco le mie risposte e le cerco imparando una tecnica nuova, fair isle, e sedendomi con un po' di timore di fronte alla mia prima macchina per cucire...
chissà se arriveranno queste risposte...
Mentre le cerco, propongo un'altra testimonianza di quanto lavorare a maglia "faccia bene":
un giveaway di unite contro il cancro.
Nei giorni scorsi pensavo a tutte le volte in cui ho preso i ferri in mano per tenere a bada un'orda di pensieri ingarbugliati.
Sembra quasi una magia che in un blog che mi piace molto, The quiet home, sia apparso il link a un sito che elenca i benefici del lavoro a maglia per la salute.
E poi leggendo il blog di Emma ho trovato un meraviglioso post, che riporta alla memoria un viaggio indimenticabile (e una signora che lavorava a maglia nella deliziosa merceria di un paesino bretone) e parla della ricerca di risposte nell'intreccio del filo che si forma a poco a poco.
Tutto questo mentre io cerco le mie risposte e le cerco imparando una tecnica nuova, fair isle, e sedendomi con un po' di timore di fronte alla mia prima macchina per cucire...
chissà se arriveranno queste risposte...
Mentre le cerco, propongo un'altra testimonianza di quanto lavorare a maglia "faccia bene":
un giveaway di unite contro il cancro.
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